La torta pavlova è deliziosa e scenografica: qual è la sua storia, come è nata e perché ha questo nome? Tutto quello che devi sapere.
È un dessert buonissimo e raffinato, ma anche un dolce da gustare per una piacevole pausa pomeridiana: la torta pavlova è famosa per essere deliziosa e particolare nell’aspetto. Spesso si pensa che sia difficile da preparare, ma in realtà il procedimento non è poi così elaborato.
Richiede sicuramente un po’ di attenzione in alcuni passaggi, ma si può realizzare un’ottima pavlova anche senza essere particolarmente abili ed esperti nell’arte della pasticceria. La torta pavlova è caratterizzata dal colore bianco perché si compone essenzialmente di meringa, panna e poi è decorata da frutta fresca a scelta. Quel che affascina di questo dolce oltre al gusto meringato e dolce è il suo nome. Perché la torta pavlova si chiama così? Qual è la sua storia? Come è nata e quale è stato il percorso che l’ha fatta diventare così famosa tanto da rientrare tra i dolci più sofisticati?
L’affascinante storia della torta pavlova: tutto sul dolce elegante e irresistibile
Uno dei tratti particolari e caratteristici della torta pavlova è quello di avere una parte esterna estremamente croccante e come interno un cuore morbido. Questo contrasto affascina e risulta molto invitante e gustoso. L’accompagnamento con la frutta, che costituisce anche la decorazione può essere fatto con i frutti più vari. L’abbinamento con i lamponi è un classico, o con un mix di frutti di bosco, ma le varianti sono innumerevoli e anche frutti esotici o prettamente estivi come i fichi rappresentano opzioni molto praticate.
Quanto all’origine di questa buonissima torta si sa con certezza che il suo nome deriva dalla ballerina Anna Matveyevna Pavlova, artista russa celebre per la sua incantevole leggiadria. In suo onore, come omaggio alla sua danza così soave ed eccelsa è stata ideata questa torta con l’intento di esprimere proprio questa grande leggiadria. La torta pavlova infatti è eterea e delicata, bianca come una nuvola, rimanda a un’idea di soavità e di leggerezza, pur essendo nella sostanza abbastanza calorica.
Si dice che l’inventore della torta pavlova fu uno chef dell’Hotel Wellington in Nuova Zelanda in cui la ballerina aveva alloggiato nel 1926 durante una torunée. Affascinato dalla bellezza e dalla bravura dell’artista il pasticcere pensò di realizzare una torta proprio per lei.
Secondo alcuni studiosi però l’origine della torta sarebbe da ricondursi in Germania, ma anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono presenti oltre 150 varianti di questa torta in un tempo precedente al 1926 per cui non si con esattezza assoluta se la torta sia stata proprio creata o solo dedicata alla ballerina. Rimane il fatto che sia un dolce buonissimo e che solo il pensiero fa venire l’acquolina in bocca e il desiderio di assaggiarne una fetta.