Il regista nonché figura di culto David Lynch si è presentato in pubblico esprimendo la preoccupazione che sente sulla versione officiale del governo sugli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.
Lynch ha dichiarato di sentirsi turbato dalle domande a cui non è stata data risposta e che riguardano l’attacco al Pentagono, il crollo dei grattacieli di New York e la strana fine del volo 93 in Pennsylvania.
Apparso sulla televisione Olandese durante Wereldgasten sul canale VPRO lo scorso 3 dicembre, Lynch ha discusso e proposto clip estratte dal groundbreaking documentario sull’11 settembre di Dylan Avery, “Loose Change”.
Dopo aver proposto un segmento di 4 minuti del documentario, Lynch ha affermato:
“Non è tanto quello che dice, è la maniera a cui ti fa guardare a quello che pensavi di aver visto in una luce differente. Queste cose per me, che mi infastidiscono, sono il buco nel Pentagono che è troppo stretto per un aereo, il prato che non è in disordine, e il governo che non ci mostra l’aereo che colpisce l’edificio quando c’erano molte macchine fotografiche che lo hanno fotografato.
Al World Trade Center, sono venuti giù tre grattacieli, come fossero delle demolizioni controllate, e due di loro sono stati colpiti da un aeroplano, ma il terzo loro dicono “volete che lo buttiamo giù?” e lo buttano giù e appariva come gli altri due. Queste cose mi infastidiscono.
In Pennsylvania, nel luogo dove è andato giù l’aereo, c’era solo una buca nel terreno, non è stato trovato alcun rottame, non c’era alcuna traccia dello scivolamento delle ruote, non c’era alcuna lacrima nella terra, e nessuno ha mai veramente scoperto il perché di questo.
Quindi in ogni posto ci sono delle domande, che vengono da questo documentario. Non dovete credere a tutto quello che viene presentato nel documentario per porvi delle domande… e ti guardi indietro e ricordi quello che hai visto, e che cosa ti è stato detto, e adesso, sei tu ad avere delle domande.
È solo un evento che ha molte domande e nessuna risposta”.
Quando gli è stato chiesto “Che cosa pensa di coloro che suggeriscono che dietro tutto questo ci sarebbe il governo americano?”.
Lynch ha risposto: “Questa faccenda è troppo grossa perché la gente voglia pensarci. È troppo grossa. È come fosse un qualcosa a cui nessuno vuole pensare.”
Lynch ha diretto conosciutissimi classici cinematografici quali Eraserhead, Dune, Elephant Man e Mulholland Drive. Negli anni ’80 è stato anche la forza creativa dietro la serie televisiva Twin Peaks. I suoi film sono sinonimo dello mettere in discussione la natura della realtà, e di pensare al di fuori della scatola. Utilizzando spesso elementi visualmente ricchi e stilisticamente surreali, i lavori di Lynch sono diventati instantaneamente riconoscibili da audience a livello mondiale e hanno cementato lo status del regista come eroe underground per molti.
La decisione da parte di Lynch di rendere pubbliche le proprie opinioni è un altro segno incoraggiante che la verità sull’11 settembre e visualizzazioni come “Loose Change” stanno attraversando il confine che separa l’ “alternative “ dal “mainstream”, permeando la coscienza collettiva di cultura accessibile, tanto quanto il lavoro di Lynch ha fatto nel corso degli ultimi 40 anni.
Lynch segue le orme di altre identificabili personaggi della cultura che hanno parlato dell’11 settembre, personaggi quali Richard Linklater, Jesse Ventura, Matthew Bellemy, Ed Asner e Charlie Sheen.
Traduzione a cura di Melektro per www.radioforpeace.info
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